Omicidio Antonella Lopez, pistola di Lavopa rubata nel 2018
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Omicidio Antonella Lopez, la pistola comprata da Lavopa era stata rubata nel 2018

Omicidio pistola

Michele Lavopa e il delitto di Antonella Lopez: un caso di violenza e intimidazione.

Il caso di Michele Lavopa, attualmente detenuto con l’accusa dell’omicidio volontario di Antonella Lopez e tentato omicidio aggravato da metodo mafioso, ha suscitato grande attenzione mediatica. Secondo quanto riportato da FanPage.it, il 21enne avrebbe acquistato una pistola, una Beretta calibro 7.65, a seguito delle ripetute intimidazioni ricevute da un gruppo di Palermiti. In interrogatorio, Lavopa ha rivelato agli inquirenti di aver fatto questo acquisto dopo aver subito diversi episodi di violenza, che lo avevano spinto a rinunciare a uscire di casa.

Ombra di una mano con una pistola
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L’omicidio di Antonella Lopez

Il giovane è accusato di aver ucciso Antonella Lopez, una ragazza di 19 anni, con un colpo d’arma da fuoco al Bahia Beach di Molfetta. Secondo le ricostruzioni, il delitto è avvenuto dopo che Lavopa aveva chiesto a un amico di procurargli una pistola, pagando 1.400 euro. Per recuperarla, il 21enne ha viaggiato in treno fino a San Severo e poi è tornato a casa da solo. L’arma utilizzata per l’omicidio era stata rubata nel 2018 e, sebbene fosse stata denunciata dal proprietario, non era mai stata recuperata dalle autorità.

Il gip ha deciso di mantenere Michele Lavopa in carcere, poiché esiste un concreto rischio di fuga e di reiterazione del reato. Le autorità hanno stabilito che il giovane è considerato di “indole violenta”, inserito in circuiti criminali più ampi, tra cui il clan Strisciuglio del quartiere San Paolo, dove avrebbe militato il compagno della madre.

Le modalità e le intimidazioni

Le modalità dell’omicidio di Antonella Lopez sono state descritte come “plateali, violente e cruente”, evidenziando una totale noncuranza per il rischio di essere visti da numerosi testimoni. Per la giustizia questo delitto è chiaramente riconducibile alla “forza di intimidazione che promana da soggetti appartenenti ad associazioni mafiose”.

Lavopa ha affermato di non aver mai voluto uccidere la ragazza, sostenendo di aver tentato di colpire Eugenio Palermiti, amico della vittima, con cui aveva avuto problemi in passato. Palermiti, tra i partecipanti a un pestaggio avvenuto nel 2017, avrebbe minacciato Lavopa estraendo una pistola davanti a un bar. Questo episodio ha spinto Lavopa a recarsi armato in discoteca, dove, incrociando il gruppo di Palermiti, ha sparato sette colpi contro il suo rivale.

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ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2024 17:09

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